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Ogni anno è possibile destinare una parte delle imposte dovute allo Stato, il 5 per mille del gettito IRPEF, a favore anche delle associazioni di volontariato come AVIS. Ecco come fare.

Diventare socio AVIS

Diventare socio AVIS non significa solo donare il sangue e gli emocomponenti, ma vuol dire entrare a far parte di una realtà fatta di volontari che offrono il loro tempo per il bene della comunità. Sono tante le modalità attraverso le quali si può offrire il proprio contributo, anche se non si è idonei alla donazione. Si va dall’organizzazione delle raccolte sangue a quella di tantissimi eventi e manifestazioni all’allestimento di punti informativi nelle piazze o nei principali luoghi della città. L’Avis Anguillara, inoltre, organizza incontri formativi nelle scuole, a partire dalle primarie.

Gestione degli organi della propria sede

Entrare a far parte di AVIS significa anche potersi occupare direttamente della gestione associativa, partecipando attivamente al coordinamento degli organismi direttivi della propria sede. In qualsiasi livello, comunale, provinciale, regionale o nazionale, tutti i dirigenti associativi ricoprono il proprio incarico a titolo volontario.

Pianificazione delle donazioni e fidelizzazione dei donatori

Un’altra importante attività svolta dai volontari AVIS è l’accoglienza dei donatori (e degli aspiranti tali) nelle sedi e nei centri di raccolta. La legge italiana riconosce alle organizzazione di donatori volontari anche il compito di contattare i donatori per fissare la loro prossima donazione. In questo modo, AVIS concorre da un lato alla pianificazione delle attività trasfusionali e dall’altro alla fidelizzazione dei donatori stessi, facendoli sentire parte integrante dell’Associazione.